COMUNICATO STAMPA 16 NOVEMBRE 2020

Con la venuta delle stagioni più fredde e quindi il calo delle presenze dei pescatori sulle sponde di fiumi e  canali,  lo stop di tutte le attività agonistiche ufficiali causa fine stagione e Covid 19 , i nostri corsi d’acqua perdono quel controllo volontario e totalmente gratuito fornito da tutti i pescatori. A tutelare il nostro patrimonio ittico dal bracconaggio, forme di inquinamento e altro saranno quindi impegnate le forze dell’ordine a tutti i livelli e per fortuna i tanti volontari, e tra questi i componenti dell’Unione Pescatori Estensi e dell’Eurocarp Club che operano sul territorio ferrarese ormai da tempo (nelle foto impegnati in recenti recuperi ). E proprio in funzione della lotta al bracconaggio ittico, che non interessa solo l’Italia ma anche Spagna, Francia, Inghilterra e altre realtà europee, è sicuramente importante il segnale che ha lanciato la Romania con una operazione che ha visto il ritrovamento di 1,3 tonnellate di pesce senza documenti,1000 attrezzi da pesca e 6 barche sono state confiscate a seguito di una azione di un giorno. Il 5 novembre 2020, il Ministero dell’Interno, attraverso la Polizia rumena, la Gendarmeria rumena e la Polizia di frontiera, insieme agli ispettori ANPA, specialisti dell’ANSVSA e altre istituzioni con responsabilità in pesca, sono intervenuti per verificare la legalità delle operazioni con i prodotti della pesca . Sono stati quindi effettuati 484 filtri stradali e 750 controlli, nelle aree della pesca commerciale / ricreativa, delle strutture di pesca e delle associazioni di profili, delle aziende, dei mercati, delle fiere o di altre aree. A seguito delle attività svolte, le squadre di controllo hanno rilevato 73 reati (48 nel GEO n. 23/2008 sulla pesca e l’acquacoltura, 12 previsti dal codice penale e 13 previsti da altri atti normativi) e applicato 1.786 sanzioni per reati minori (147 in GEO n.23 / 2008 sulla pesca e acquacoltura e 1.639 previsti da altri atti normativi), per un valore complessivo di oltre 815.000 lei. Allo stesso tempo, 1.346 chilogrammi di pesce, 11,2 chilogrammi di caviale, 920 carmaces – attrezzi da pesca vietati usati per catturare storioni, 70 reti monofilamento, 35 reti da pesca tessili, 6 argani, 3 prostovals, altri 11 attrezzi da pesca, 6 barche, un motore per barche e un serbatoio per barche. Tutto questo a dimostrazione che non solo in Italia si sta lavorando per poter finalmente debellare il fenomeno del bracconaggio ittico, togliere adesso l’attenzione su questo problema sarebbe vanificare tutto quello che si è fatto sino ad oggi.

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